Tra le varie caratteristiche della pietra che rappresentano criteri da valutare per stimare il valore della gemma, rientra anche la finitura dei diamanti: scopriamo cos’è.
Le caratteristiche fisiche dei diamanti
Il diamante è la più preziosa tra le pietre che esistono in natura, per stabilirne la qualità e il valore di mercato, i gemmologi esperti dovranno valutarne alcune caratteristiche fisiche. I fattori più importanti e noti presi in considerazione sono le 4C:
- Peso in carati (carat)
- Colore (color)
- Purezza (clarity)
- Taglio (cut)
Questo Sistema di Classificazione Internazionale è stato introdotto dall’Istituto Gemmologico Americano (G.I.A.) nel 1931 a Los Angeles, e oggi è utilizzato da tutti i professionisti per stabilire il valore del diamante.
Le 4C non sono però le uniche caratteristiche prese in considerazione per questa valutazione, infatti, altrettanto importanti sono:
- La simmetria
- La fluorescenza
- La finitura
La finitura dei diamanti
La finitura è quindi una delle caratteristiche fondamentali del diamante: con questo termine si intende la pulizia, la pulitura e la lucidatura del taglio. Come per altre caratteristiche fisiche, anche per la finitura esiste una scala di valori, che va da Excellent a Poor. Dal momento in cui questo fattore influisce sull’aspetto visivo della pietra, è un’operazione delicata e importante, infatti, se il lavoro non è stato fatto bene, si avrà l’impressione che il diamante non sia pulito e di conseguenza l’intensità della luce riflessa sarà ridotta. Inoltre, una finitura eseguita male può recare gravi danni alla pietra come sbeccature, graffi, la corona piumata o segni di bruciatura.
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