La valutazione di una pietra preziosa è un lavoro molto importante ed è necessario che sia svolta correttamente, proprio per questo è un’operazione che spetta esclusivamente a esperti e a professionisti. Dall’analisi delle caratteristiche fisiche della gemma dipenderà il suo valore di mercato: andiamo a conoscere i principali strumenti gemmologici utilizzati per la valutazione del diamante.
Valutazione dei diamanti: ecco gli strumenti gemmologici principali
Gli strumenti devono chiaramente rispondere a dei precisi requisiti per soddisfare le esigenze degli esperti: devono essere di ottima qualità e dotati di tutti gli accessori necessari per facilitare il lavoro e renderlo più rapido e sicuro.
- Microscopio. Grazie a questo attrezzo si eseguono controlli sulla qualità delle gemme: un accurato esame consente di individuare le caratteristiche fisiche del soggetto in esame, tanto da rivelare con certezza la sua origine, che sia naturale, sintetica o artificiale. Si analizzeranno quindi le principali caratteristiche della pietra e altre qualità come la simmetria e la finitura.
- Lampada normalizzata. È una sorgente di “luce standard”, ossia una luce con caratteristiche definite e uguali per tutti gli operatori. Viene utilizzata per analizzare il colore della pietra, il quale infatti è una conseguenza della luce: per questo è necessario quindi l’utilizzo di luci uguali per composizione cromatica, altrimenti apparirà di volta in volta diverso anche il colore del diamante in esame. Per classificare con esattezza il colore dei diamanti se ne valuta anche la fluorescenza.
- Rifrattometro e polariscopio. Con il polariscopio si esegue un primo test e si dividono i campioni in esame in due gruppi: quelli che presentano il fenomeno dell’estinzione e quelli che ne sembrano privi. Con il rifrattometro, in un secondo momento, si rileva “l’indice di rifrazione”. Questi strumenti si utilizzano generalmente solo per l’analisi delle pietre di colore.
- Bilancia. La bilancia idrostatica serve per determinare il peso specifico del diamante, la sua precisione è dunque essenziale ai fini di un lavoro corretto, soprattutto nel caso di esemplari molto piccoli. Nei laboratori si utilizzano apparecchi con tre decimali dopo la virgola, se la bilancia è in carati, o cinque, se è in grammi.